Domani, venerdì 17 ottobre, si svolgerà a Terni lo sciopero generale in solidarietà con la lotta dei lavoratori delle acciaierie Ast e delle ditte esterne contro i licenziamenti.
La Marcia della Dignità manifesterà accanto ai lavoratori, concentrandosi alle 08:30 davanti l'ingresso di Viale Brin.
Quella dei lavoratori Ast è una lotta difficile.
Ieri è scoppiato il "caso Ilserv", una ditta che si occupa del recupero dei rifiuti industriali dell'Ast, e occupa oltre 300 dipendenti.
A fare esplodere il caso, è stato il taglio del 20% su tutti i contratti d'appalto che l'amministratore delegato Lucia Morselli sta applicando per conto della Thyssenkrupp.
Decisione, questa, che l'Ast ha preso unilateralmente, concedendo alle imprese soltanto 24 ore di tempo per decidere se accettare oppure rinunciare all'appalto ed essere quindi sostituite.
L'Ilserv, si trova quindi a decidere se tagliare i posti di lavoro o rinunciare a lavorare all'interno delle acciaierie rischiando di dover chiudere e dismettere la propria attività.
Non stupisce che ieri i lavoratori siano scesi in strada, occupando Viale Brin, bruciando cassonetti, e indicendo un nuovo sciopero fino a sabato mattina.
C'è stato un lancio di sassi verso le finestre.
Oggi, in tarda mattinata, è stata occupata l'aula del consiglio comunale di Terni, e i lavoratori hanno chiesto a gran voce le dimissioni del sindaco Di Girolamo.
Alcuni hanno fatto la fila davanti all'ufficio del personale per prendere la buonuscita. Si parla di 50 lavoratori circa che hanno deciso di accedere alla mobilità proposta dall'azienda: 66 mila euro netti, e due anni di mobilità a 980 € al mese per chi ha più di 40 anni di lavoro alle spalle, per gli altri, solo un anno.
In queste condizioni i sindacati si scoprono organismi che a poco servono, o meglio, a nulla.
I lavoratori accusano le istituzioni, da quelle locali fino al governo Renzi, che nulla fanno davvero per battere la multinazionale tedesca.
Fino ad ora le forze di polizia hanno lasciato correre, temendo che ogni azione repressiva potrebbe scatenare un putiferio.
Ma fino a quando durerà questo atteggiamento?
In questo contesto lo sciopero generale e la manifestazione di domani hanno una grande importanza.
Se solidarietà e partecipazione degli altri lavoratori e della cittadinanza saranno grandi, ciò darà coraggio agli operai Ast.
Non lasciamoli soli.
La Marcia della Dignità manifesterà accanto ai lavoratori, concentrandosi alle 08:30 davanti l'ingresso di Viale Brin.
Quella dei lavoratori Ast è una lotta difficile.
Ieri è scoppiato il "caso Ilserv", una ditta che si occupa del recupero dei rifiuti industriali dell'Ast, e occupa oltre 300 dipendenti.
A fare esplodere il caso, è stato il taglio del 20% su tutti i contratti d'appalto che l'amministratore delegato Lucia Morselli sta applicando per conto della Thyssenkrupp.
Decisione, questa, che l'Ast ha preso unilateralmente, concedendo alle imprese soltanto 24 ore di tempo per decidere se accettare oppure rinunciare all'appalto ed essere quindi sostituite.
L'Ilserv, si trova quindi a decidere se tagliare i posti di lavoro o rinunciare a lavorare all'interno delle acciaierie rischiando di dover chiudere e dismettere la propria attività.
Terni, 15/10/14 |
Non stupisce che ieri i lavoratori siano scesi in strada, occupando Viale Brin, bruciando cassonetti, e indicendo un nuovo sciopero fino a sabato mattina.
L’Ast
ha deciso unilateralmente di tagliare indiscriminatamente il 20%
dell’importo dei contratti di appalto in essere dando soltanto 24 ore di
tempo alle imprese per decidere se accettare o se rinunciare
all’appalto ed essere sostituite (perdendo così il lavoro). - See more
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http://www.ternioggi.it/ast-tk-tagliati-appalti-scendono-in-piazza-dipendenti-ditte-terze-un-migliaio-di-lavoratori-coinvolti-43909#sthash.kL6LKHbQ.dpuf
C'è un settore molto
combattivo che prosegue con iniziative spontanee di lotta: questa notte è partito un corteo spontaneo per le vie della città,
dirigendosi verso l'abitazione di un noto dirigente dell'azienda. C'è stato un lancio di sassi verso le finestre.
Oggi, in tarda mattinata, è stata occupata l'aula del consiglio comunale di Terni, e i lavoratori hanno chiesto a gran voce le dimissioni del sindaco Di Girolamo.
L’Ast
ha deciso unilateralmente di tagliare indiscriminatamente il 20%
dell’importo dei contratti di appalto in essere dando soltanto 24 ore di
tempo alle imprese per decidere se accettare o se rinunciare
all’appalto ed essere sostituite (perdendo così il lavoro). - See more
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L’Ast
ha deciso unilateralmente di tagliare indiscriminatamente il 20%
dell’importo dei contratti di appalto in essere dando soltanto 24 ore di
tempo alle imprese per decidere se accettare o se rinunciare
all’appalto ed essere sostituite (perdendo così il lavoro). - See more
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Purtroppo, accanto ai lavoratori più combattivi, che sono decisi a tutto, ce ne sono altri, sfiduciati, che stanno a guardare, che ritengono che la lotta sia "disperata", che non abbia possibilità di successo, perchè è già stato tutto deciso.Alcuni hanno fatto la fila davanti all'ufficio del personale per prendere la buonuscita. Si parla di 50 lavoratori circa che hanno deciso di accedere alla mobilità proposta dall'azienda: 66 mila euro netti, e due anni di mobilità a 980 € al mese per chi ha più di 40 anni di lavoro alle spalle, per gli altri, solo un anno.
In queste condizioni i sindacati si scoprono organismi che a poco servono, o meglio, a nulla.
I lavoratori accusano le istituzioni, da quelle locali fino al governo Renzi, che nulla fanno davvero per battere la multinazionale tedesca.
Fino ad ora le forze di polizia hanno lasciato correre, temendo che ogni azione repressiva potrebbe scatenare un putiferio.
Ma fino a quando durerà questo atteggiamento?
In questo contesto lo sciopero generale e la manifestazione di domani hanno una grande importanza.
Se solidarietà e partecipazione degli altri lavoratori e della cittadinanza saranno grandi, ciò darà coraggio agli operai Ast.
Non lasciamoli soli.
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