Ultimo sciopero generale a Terni |
Dopo una breve introduzione informativa per spiegare ai convenuti il senso e gli obiettivi della Marcia, si è aperto un interessante dibattito nel merito dell'iniziativa, sulle prospettive di una lotta comune e i modi per raggiungere e coinvolgere, negli ultimi giorni che ci restano, il più ampio numero di cittadini.
Difficile gestire un'assemblea in cui sono presenti soggetti così diversi, per storia e cultura.
Il dato positivo è stato comunque che tutti hanno preso la parola, ognuno portando il proprio contributo e suggerendo, pensando al dopo Marcia, specifiche iniziative di lotta, a partire da alcuni casi emblematici della crisi sociale ed economica che devasta la nostra regione —chiusura di aziende, problemi inerenti la casa, delocalizzazioni, cassa integrazione — tutti problemi legati alla mancanza di lavoro, alla crescente disoccupazione, soprattutto giovanile.
Positivo il clima respirato, è emerso che una iniziativa come la Marcia della Dignità, pensata per dare uno sbocco alla rabbia ancora muta, in un momento in cui l'azione sembra paralizzata, ha tutti i presupposti per catalizzare attorno a sé le istanze più diverse e porsi come soggetto unificatore protagonista di una nuova fase di protagonismo popolare.
L'obiettivo che ci eravamo prefissati sembra essere più vicino, intanto lavoriamo perché la Marcia sia un successo.
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