giovedì 19 settembre 2013

LA "ZARINA" AGLI ARRESTI

Maria Rita Lorenzetti
È stata messa agli arresti domiciliari la mattina del 16 settembre, Maria Rita Lorenzetti, presidente della Italfer ed ex presidente piddina della regione Umbrianell'ambito dell'inchiesta sul nodo fiorentino dell'alta velocità. La Lorenzetti aveva già ricevuto un avviso di garanzia, assieme ad altre 31 persone, con le ipotesi di corruzione, associazione a delinquere e abuso di ufficio lo scorso gennaio.

L'accusa che ha portato a questa misura cautelare, per l'ex presidente della regione Umbria, è di possibile reiterazione del reato. 
Le carte del Gip della Procura di Firenze dicono che la Lorenzetti, una delle promotrici della supposta associazione a delinquere, avrebbe operato: 
«a vantaggio della controparte Nodavia e CoopSette, mettendo a disposizione dell'associazione le proprie conoscenze personali, i propri contatti politici e una vasta rete di contatti grazie ai quali era in grado di promettere utilità ai pubblici ufficiali avvicinati e conseguendo altresì incarichi professionali nella ricostruzione in Emilia per il marito»
Proseguono le carte dicendo che:
«L'appartenenza alla "squadra" (... ) di Maria Rita Lorenzetti riporta ad un  articolato sistema corruttivo per cui ognuno, nel ruolo ricoperto, provvede a fornire il proprio apporto per il conseguimento del risultato di comune interesse»
Questa presunta associazione avrebbe agito in deroga a leggi e norme pur di portare avanti un'opera, il tunnel dell'alta velocità, molto remunerativa... non per il bene della popolazione, ma per le loro tasche.
Non ci stupiamo di questa vicenda. 
È noto a tutti che il sistema di potere non solo umbro, ma nazionale, si basa su un uso clientelare e nepotistico del denaro pubblico, e che vi è un doppio legame  tra la casta politica e i gruppi industriali e finanziari. 
La "Zarina" di Foligno, a quanto pare, non fa eccezione.
Contro questo sistema di potere vergognoso e mafioso bisogna lottare. 
Con il loro modus operandi, i nostri politici non violano infatti solo le leggi, calpestano la nostra dignità. 


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