mercoledì 25 settembre 2013

FACCIAMO COME A SAN MARINO

San Marino, 24/09/13
San Marino insorge! Erano più di 5 mila ieri in Piazza Libertà a protestare contro la riforma fiscale (cosiddetta "Felici") che il loro governo sta per varare e che aumenterebbe le tasse ai dipendenti persino di 6 volte. Questo significa che chi ha un reddito annuo di 25 mila euro lordi e che attualmente paga  468 euro di tasse, verrebbe a subire un drastico aumento, sborsando 2.933 euro. Che stangata!

Ovviamente la riforma In-Felici colpisce le categorie più deboli, dipendenti e pensionati, per le fasce alte gli aumenti sono minimi. 
I sammarinesi non ci stanno, si sono mobilitati rispondendo allo sciopero generale indetto dalla Centrale Sindacale Unitaria, con un corteo impressionante aperto dallo striscione "NO ALLA STANGATA".


NO ALLA STANGATA
La folla era arrabbiata, indignata. Lanci di uova, bottiglie, spintoni e fumogeni. Ci sono stati momenti di tensione con il cordone di sicurezza della Gendarmeria a protezione di Palazzo Pubblico, dove era in corso la seduta del Consiglio grande e generale.
I consiglieri, a seduta terminata, sono dovuti fuggire attraverso un tunnel, un antico passaggio, collegato alla sede del Ministero degli Interni.

Anche la piccola Repubblica di San Marino è in crisi, ha i conti in rosso e si rifà sulle tasche dei cittadini, favorendo i ricchi e rubando ai più poveri. 
Sta succedendo in tutta Europa. Sono le politiche di austerità dei governi che affamano.
Il sud Europa è comandato dalla Troika (Bce, Fmi, Commissione europea); in Spagna, Portogallo e Grecia il popolo ha fame.
L'Italia viene dietro.
Ma noi abbiamo forza e coraggio, sono loro che devono avere paura.



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