lunedì 3 febbraio 2014

CONTRO L'EUROPA, REGNO DEI BANCHIERI di Paolo Bifarini

Pubblichiamo un contributo inviatoci da Paolo Bifarini, una delle tante voci che animano il Comitato 9 Dicembre-Perugia.

Per parlarvi della disastrosa situazione europea, voglio mettervi a parte di quanto hanno detto in merito persone esperte del problema, alle quali è impossibile non dare credibilità. Occorre dire che è ormai chiaro che i nostri politici di maggioranza sono così corrotti dai poteri forti, da usare alla Camera, per la prima volta nella storia della nostra Repubblica, uno strumento chiamato, appropriatamente, "ghigliottina".

Ciò significa che si permettono di dire al popolo italiano, senza ritegno alcuno, che si può calpestare la nostra Costituzione non più di nascosto, come hanno fatto per anni, ma alla luce del sole.
Questi signori, che forse di "cristiano" e di "umano" non hanno più nulla, ci stanno oltraggiando, ritenendo di essere riusciti, attraverso il controllo dell'informazione, a renderci "schiavi obbedienti".
Si, schiavi obbedienti. Questa espressione, letta in un libro di Daniel Estulin, ci aveva impressionato, facendoci porre l'interrogativo se fosse possibile una cosa del genere.
Oggi ci tornano alla mente altre parole, che tentavano di metterci in guardia.

Da Italiani Liberi - editoriale di Ida Magli, 2 novembre 2012:
«L'Europa è ormai tutta felicemente conquistata dal vero potere mondiale, che attraverso la Banca Centrale Europea ha in mano la vita di quasi tutti gli stati, che, con una decisione illegittima ed assurda dei loro governanti, hanno rinunciato a battere moneta e si sono consegnati alla volontà di coloro che ne sono i padroni. Questi "padroni" vogliono la distruzione delle identità nazionali, gli Stati d'Europa hanno perso la sovranità e le loro ricchezze, scendendo al livello dei Paesi del terzo mondo. I banchieri hanno adesso finalmente raggiunto il loro ultimo scopo: darsi la mano diventando interscambiabili con i politici e proclamando così, apertamente, che è iniziata una nuova era: il regno dei banchieri».
Da Euroschiavi di Marco Dellaluna:
«Esiste un radicale conflitto di interesse tra la società nel suo insieme da una parte e dall'altra poche centinai di persone, appunto le grandi famiglie finanziarie, di cui si conoscono i nomi, le quali si sono impadronite del monopolio mondiale della moneta e del credito nonchè dei mezzi di informazione, usando tutto ciò a scopo di sfruttamento e dominazione, senza nulla produrre essi stessi, se non disastri economici e sociali, precipitando intere nazioni nella schiavitù del debito e della precarietà».
Al momento di entrare nell'euro, Romano Prodi diceva: «Con l'euro lavoreremo un giorno in meno guadagnando come se lavorassimo un giorno in più». Mentre la stessa Lady di ferro, Margaret Thatcher affermava: «L'euro è un pericolo per la democrazia, sarà fatale per i Paesi più poveri. Devasterà le loro economie».
Forse vuol dire che il nostro Prodi ci stava volutamente portando verso questa situazione di schiavitù?Voglio inoltre citare un appello ai cittadini d'Europa e del mondo da parte del Dottor Matthia Rath, un importante ricercatore tedesco: 
«Cara Signora Merkel, è chiaro che la strada verso il modello europeo è pavimentata dai corpi di quasi cento milioni di vittime delle due guerre mondiali, vittime uccise nei tentativi del cartello farmaceutico e chimico di dominare l'Europa e il mondo. A nome di milioni di persone di tutta Europa, vi diciamo, qui a pochi passi dalla vostra sede, che non ci sarà mai più un'Europa che soggioga la sua gente per generazioni, rendendola schiava degli interesi finanziari delle multinazionali, mai più. Invitiamo i cittadini europei a costruire con noi un'Europa democratica fatta dal popolo e per il popolo. Enfaticamente diciamo alla Merkel ed agli altri burattini politici del cartello: Non abbiamo bisogno del vostro euro, questa moneta svolge una sola funzione, quella di catena che rende milioni di cittadini europei schiavi della dittatura economica».

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