domenica 9 febbraio 2014

SOLIDARIETA' A BEPPE GRILLO!


Pubblichiamo questo articolo, espressione della segreteria nazionale del Movimento Popolare di Liberazione, che condividiamo in pieno.
«Che sia in atto una potente campagna mediatica contro il Movimento 5 Stelle è fin troppo evidente. Il regime, dai berluscones a Sel, è agonizzante, e tenta disperatamente di tagliare le gambe alla sola forza politica di opposizione che oltre ad avere largo consenso popolare non è addivenuta a compromessi.
Ora il regime passa alla minaccia diretta e alla repressione.

E' notizia di ieri che la Procura di Torino ha chiesto di condannare a nove mesi di reclusione Beppe Grillo al termine di un processo legato a una delle dimostrazioni dei No Tav in Val di Susa. Ci sarebbe da piangere se non ci fosse da ridere.

Il provvedimento, sul piano puramente giuridico, è come minimo risibile. Ma il messaggio che si vuole dare a tutta l'opposizione è inquietante. Il regime cercherà anche il pelo sull'uovo pur di reprinere chi non accetta di chinare il capo.

Come se non bastasse diverse Procure, in base ad un esposto del parlamentare e coordinatore dei giovani del Pd, Fausto Raciti (guarda un po'!), stanno indagando Beppe Grillo in base all’articolo 266 del codice penale, ovvero «L’istigazione a militari a disobbedire alle leggi».

Si riferiscono alla lettera aperta che il leader Cinque Stelle, il 10 dicembre scorso, durante la rivolta del Movimento 9 dicembre, inviò ai capi dei corpi di polizia. Grillo disse che il gesto di alcuni poliziotti che si tolsero il loro casco in segno di solidarietà coi dimostranti, "era un gesto rivoluzionario di fraternizzazione". Rivolto ai poliziotti Grillo scrisse poi: «Vi chiedo di non proteggere più questa classe politica che ha portato l’Italia allo sfacelo, di non scortarli con le loro macchine blu o al supermercato, di non schierarsi davanti ai palazzi del potere infangati dalla corruzione e dal malaffare».

Parole sacrosante che hanno seminato il panico tra gli armigeri del regime, che inesorabile reagisce, tentando di prendere due piccioni con una fava: decapitare M5S e intimorire tutti i cittadini che avessero in mente, nel prossimo futuro, di aderire alla inevitabile sollevazione.

Alla nostra ferma protesta per questi provvedimenti penali scandalosi aggiungiamo la nostra piena solidarietà a Beppe Grillo e al Movimento 5 Stelle.

Con l'augurio che ciò serva a M5S a riflettere sul criterio per cui, per poter essere eletti nelle loro liste, occorre una fedina penale immacolata. Il caso in questione dimostra che il regime punisce non solo i criminali comuni, ma anzitutto chi lotta contro di esso per giusti ideali sociali. La "Giustizia" non è neutrale e le leggi sono quasi sempre leggi a difesa degli oppressori. Violarle se si vuole cambiare la società è inevitabile. Col criterio ultralegalista di M5S anche uno come Gandhi sarebbe stato escluso, per la gioia dei colonialisti inglesi.

Per ultimo vogliamo rivolgere un appello ai tanti che, a sinistra, hanno espresso critiche durissime, spesso ingiuriose, al M5S. Se non proprio fare autocritica, dovreste almeno sentirvi in dovere di esprimere a Beppe Grillo e al M5S la vostra solidarietà. Fare finta di niente sarebbe un gesto gravissimo: ogni reticenza davanti ad attacchi repressivi e antipopolari equivarrebbe ad essere conniventi col potere».

La Segreteria nazionale del MPL
8 febbraio 2014


Fonte: sollevAzione 

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