giovedì 6 febbraio 2014

NOI NON TORNIAMO A CASA! Assemblea Nazionale dei Presidi, 16 Febbraio a Firenze.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il documento con cui il Comitato 9 Dicembre-Perugia spiega perché non aderirà al cosiddetto "Cammino per la Libertà" organizzato da Danilo Calvani, e invita nuovamente tutti i presidi all'Assemblea Nazionale, il 16 Febbraio, a Firenze, per l'unione e un confronto diretto e democratico.
«Il Comitato 9 dicembre di Perugia non aderisce al cosiddetto “Cammino per la Libertà” che si concluderà a Roma il 9 febbraio. Spieghiamo perché:

(1) non è un’iniziativa concordata unitariamente dal basso ma solo dalla cosiddetta “ala calvaniana”;

(2) mentre c’è bisogno ti tenere unito il Movimento, quello del 9 febbraio è un atto che lo divide e quindi lo indebolisce;

(3) politicamente parlando si tratta di un’iniziativa velleitaria: si illudono i cittadini che sia possibile qui e ora “mandarli tutti a casa”, mentre la battaglia è ancora lunga e non si vince coi proclami roboanti e con le spacconate;

(4) dal punto di vista organizzativo quella del 9 febbraio è come minimo strampalata che rischia di risolversi in un fiasco;

(5) circolano infine strane voci che la manifestazione possa essere strumentalizzata da forze che si muovono dietro le quinte per torbidi disegni.

In queste condizioni noi preferiamo presidiare i nostri territori, tenere le trincee, rafforzare i legami coi cittadini che ci seguono. Sappiamo che la maggioranza dei comitati locali farà altrettanto.

Ed a tutti loro ci rivolgiamo affinché partecipino all’Assemblea Nazionale che si svolgerà, come previsto, il 16 febbraio a Firenze (Via Giampaolo Orsini, n.44, inizio alla ore 10:00).

Non vogliamo dare vita ad un’altra corrente del Movimento. Vogliamo invece tenerlo unito, battendo frazionismi, personalismi e leaderismi che tanti danni hanno fatto. 

Ciò è possibile tenendo fede alla piattaforma originaria del 9 dicembre e sottolineando il suo spirito antagonista ma democratico, e formando un Coordinamento Nazionale unitario ma rappresentativo. 
Ciò è possibile solo coinvolgendo tutti gli attivisti ed eleggendo democraticamente un nuovo Coordinamento.

Per questo c’è bisogno di ragionare, di confrontarsi, mettendo quindi fine alle forzature ed ad ogni avventuristica fuga in avanti».

Comitato 9 Dicembre-Perugia 

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