«Il Movimento sorto lo scorso 9 Dicembre, che per due settimane ha occupato strade e piazze, ha dato voce al malessere e alla rabbia sociale che serpeggiano nel Paese. Anche qui a Perugia il grido di rivolta è stato raccolto. Ambiziosi gli obiettivi del movimento: cacciare il governo Letta, difendere e applicare la Costituzione, ridare all’Italia la Sovranità popolare e monetaria, premesse indispensabili per fare uscire il nostro Paese dal marasma della crisi.
Simili obiettivi non potevano essere raggiunti con una singola fiammata, il regime è ancora al suo posto. Ciò non poteva non produrre un riflusso della protesta e la divisione del movimento.
Una parte di questo movimento invece di fermarsi a ragionare, si ostina a lanciare appelli bellicosi e velleitari. Questa parte ha indetto, con un proclama roboante, una manifestazione nazionale per il 9 febbraio a Roma, che rischia di attirare, come il miele le mosche, provocatori e avventurieri. Circolano voci inquietanti su quello che potrà accadere.
Il Comitato 9 Dicembre-Perugia, dopo ampia e collettiva discussione, ha deciso di non partecipare alla suddetta manifestazione e continua la mobilitazione in vista della grande Assemblea Popolare che si svolgerà il 22 febbraio a Perugia, alla Sala dei Notari».
Comitato 9 Dicembre-Perugia
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