A partire dalla fine del mese di ottobre, ha iniziato a girare sul web un appello nazionale, lanciato da un coordinamento nazionale formato da gruppi, movimenti popolari, sindacati autonomi, che invitava tutta l'Italia che lavora e non, alla mobilitazione generale, scagliandosi contro il far-west della globalizzazione che ha sterminato il lavoro degli italiani; contro questo modello di Europa; contro il governo di nominati; per la sovranità monetaria e popolare; per il rispetto della Costituzione e della Dignità dei lavoratori.
Condividendo lo spirito e le rivendicazioni di questo appello, noi del Comitato della Marcia della Dignità, assieme a tanti altri cittadini, lavoratori, precari, pensionati, piccoli imprenditori, unitici nel Comitato 9 Dicembre-Perugia, abbiamo dato vita, nella nostra città, ad una serie significativa di azioni di lotta.
Come nel resto d'Italia, dopo diverse riunioni, che ci hanno permesso di conoscerci, di confrontarci sui temi dell'appello, e di capire la comunanza d'intenti, con un'apposita conferenza stampa, il 5 Dicembre, presso la sala della ex giunta comunale, a Palazzo dei Priori, abbiamo iniziato la nostra mobilitazione.
La mattina del 9 Dicembre, radunatici alla Stazione Fontivegge, dalle 07:30, con una manifestazione, combattiva e spontanea, conclusasi a Piazza IV Novembre, è ufficialmete iniziata la protesta, che ha slatentizzato la necessità di decidere delle sorti del nostro Paese, evitare la stessa sorte toccata al popolo greco, ripensare un nuovo modello economico non più basato sui dogmi neoliberisti.
La sera stessa, soddisfatto dell'esito e della visibilità ottenuta, il gruppo di manifestanti si è dato appuntamento per la prima assemblea del Comitato 9 Dicembre-Perugia, e decidere quali iniziative portare avanti.
E così....
10 Dicembre 2013, Perugia
Occupata la sede del Partito Democratico, in Piazza della Repubblica, il principale partito del regime, colpevole di sostenere le politiche di austerità ai danni del popolo lavoratore, da parte di un manipolo di "Indignati" umbri, che, prima di fare irruzione nelle sede vera e propria, hanno sostato davanti l'atrio, armati di un grande striscione che riportava alcuni articoli della Costituzione, calpestata, stracciata e vilipesa proprio da chi, giurando su di essa, avrebbe dovuto governare in nome del popolo sovrano. Un blitz pacifico, all'insegna del dialogo, cui i dirigenti del PD, invitati a presentarsi, non hanno potuto sottrarsi. Renzo Campanella e Renato Locchi, purtroppo però, non sono stati in grado di tenere testa alle richieste fatte e ai temi affrontati. Come potrebbero? Hanno le mani legate e devono obbedire. Hanno risposto: «Non abbiamo il potere di chiedere nulla a Letta»! Come se Letta potesse qualcosa, di fronte ai diktat imposti dall'Unione Europea.
Hanno capito o no, che il Movimento 9 Dicembre chiede la sovranità popolare?
Quando protestare e ribellarsi è un dovere!
12-13-14 Dicembre 2013, Perugia
Presidio presso la rotonda di viale Centova, all'uscita di Madonna Alta, con volantinaggio a tappeto e rallentamento consistente del traffico, a suon di musica, salsicciate, bevande calde.
La cosa più bella è stata la risposta della gente.
Solidarietà, simpatia, incoraggiamento a proseguire. E' un segnale importante. Significa che non è una semplice impressione, ma è vero, l'Italia si è stancata di questo andazzo di cose, e se non si vedono ancora le masse per strada, tutto fa pensare, soprattutto con l'entrata in vigore del Fiscal Compact, nel Gennaio 2014, che il prossimo anno ne vedremo delle belle.
Intanto si sono susseguite riunioni e assemblee, nonchè la partecipazione ad un paio di trasmissioni televisive i cui conduttori volevano dar voce alle ragioni della protesta.
Sempre tenendo in considerazione ciò che accadeva nelle altre città, abbiamo assistito alla spaccatura del Coordinamento Nazionale, con Danilo Calvani che invitava a recarsi a Roma per il 18, da una parte, e tutti gli altri, Mariano Ferro e Lucio Chiavegato in primis, che, considerando la cosa prematura, suggerivano di restare nei presidi e organizzarsi.
Noi abbiamo preso una posizione chiara, al riguardo, pubblicando una risoluzione approvata in assemblea il 16 dicembre, che auspicava la convocazione di un'Assemblea Nazionale di tutti gli attivisti, plurale, rappresentativa e democratica, per dare continuità al movimento, consapevoli dell'impossibilità di tenere in piedi presidi ad oltranza, della fisiologica stanchezza e del normale riflusso di un movimento spontaneo, nato dal basso.
18 Dicembre 2013, Perugia
Mentre Calvani e i suoi manifestavano a Roma, a Piazza del Popolo, noi ci siamo resi protagonisti di un'altra iniziativa di tutto rispetto, presentandoci alla filiale della Banca d'Italia di Perugia, e chiedendo un colloquio con il direttore Antonio Carrubba,
cui è stato consegnato un documento d'accusa delle politiche criminogene della Banca Centrale Europea, di cui la Banca d'Italia è complice.
21-22-24 Dicembre
Intanto per ricordare le tantissime vittime di questa micidiale crisi, più di mille dal 2008 ad oggi, il 21 è stata organizzata una fiaccolta conto l'economicidio, mentre il giorno dopo una delegazione di 5 persone si è recata a Roma, dove, nel pomeriggio, a Castel Sant'Angelo, si è svolta la conferenza stampa del Movimento, tenuta da Mariano Ferro, Patrizia Badii e Lucio Chiavegato. Speravamo nell'annuncio dell'Assemblea Nazionale, che di fatto non è arrivato. Ma, ancora una volta, abbiamo insistito perché venga al più presto convocata, considerato che gli stessi organizzatori si sono resi conto dell'importanza di coordinarsi e organizzarsi.
A Perugia, invece, ci siamo dati appuntamento la vigilia di Natale, a Piazza IV Novembre, davanti la cattedrale, ricordando ai tanti fedeli che si recavano alla messa di mezzanotte, che anche Papa Francesco ha detto che questa economia uccide, occorre quindi fare qualcosa per evitare la catastrofe del nostro paese.
In attesa degli sviluppi a livello nazionale, noi ci siamo dati appuntamento per il 3 gennaio 2014, con una riunione teorica, "Storia dell'Unione Europea, dai primi trattati all'euro" che ci aiuti a capire come si è giunti all'attuale disastro.
Condividendo lo spirito e le rivendicazioni di questo appello, noi del Comitato della Marcia della Dignità, assieme a tanti altri cittadini, lavoratori, precari, pensionati, piccoli imprenditori, unitici nel Comitato 9 Dicembre-Perugia, abbiamo dato vita, nella nostra città, ad una serie significativa di azioni di lotta.
Come nel resto d'Italia, dopo diverse riunioni, che ci hanno permesso di conoscerci, di confrontarci sui temi dell'appello, e di capire la comunanza d'intenti, con un'apposita conferenza stampa, il 5 Dicembre, presso la sala della ex giunta comunale, a Palazzo dei Priori, abbiamo iniziato la nostra mobilitazione.
La mattina del 9 Dicembre, radunatici alla Stazione Fontivegge, dalle 07:30, con una manifestazione, combattiva e spontanea, conclusasi a Piazza IV Novembre, è ufficialmete iniziata la protesta, che ha slatentizzato la necessità di decidere delle sorti del nostro Paese, evitare la stessa sorte toccata al popolo greco, ripensare un nuovo modello economico non più basato sui dogmi neoliberisti.
La sera stessa, soddisfatto dell'esito e della visibilità ottenuta, il gruppo di manifestanti si è dato appuntamento per la prima assemblea del Comitato 9 Dicembre-Perugia, e decidere quali iniziative portare avanti.
E così....
10 Dicembre 2013, Perugia
Occupata la sede del Partito Democratico, in Piazza della Repubblica, il principale partito del regime, colpevole di sostenere le politiche di austerità ai danni del popolo lavoratore, da parte di un manipolo di "Indignati" umbri, che, prima di fare irruzione nelle sede vera e propria, hanno sostato davanti l'atrio, armati di un grande striscione che riportava alcuni articoli della Costituzione, calpestata, stracciata e vilipesa proprio da chi, giurando su di essa, avrebbe dovuto governare in nome del popolo sovrano. Un blitz pacifico, all'insegna del dialogo, cui i dirigenti del PD, invitati a presentarsi, non hanno potuto sottrarsi. Renzo Campanella e Renato Locchi, purtroppo però, non sono stati in grado di tenere testa alle richieste fatte e ai temi affrontati. Come potrebbero? Hanno le mani legate e devono obbedire. Hanno risposto: «Non abbiamo il potere di chiedere nulla a Letta»! Come se Letta potesse qualcosa, di fronte ai diktat imposti dall'Unione Europea.
Hanno capito o no, che il Movimento 9 Dicembre chiede la sovranità popolare?
Quando protestare e ribellarsi è un dovere!
12-13-14 Dicembre 2013, Perugia
Presidio presso la rotonda di viale Centova, all'uscita di Madonna Alta, con volantinaggio a tappeto e rallentamento consistente del traffico, a suon di musica, salsicciate, bevande calde.
La cosa più bella è stata la risposta della gente.
Solidarietà, simpatia, incoraggiamento a proseguire. E' un segnale importante. Significa che non è una semplice impressione, ma è vero, l'Italia si è stancata di questo andazzo di cose, e se non si vedono ancora le masse per strada, tutto fa pensare, soprattutto con l'entrata in vigore del Fiscal Compact, nel Gennaio 2014, che il prossimo anno ne vedremo delle belle.
Intanto si sono susseguite riunioni e assemblee, nonchè la partecipazione ad un paio di trasmissioni televisive i cui conduttori volevano dar voce alle ragioni della protesta.
Sempre tenendo in considerazione ciò che accadeva nelle altre città, abbiamo assistito alla spaccatura del Coordinamento Nazionale, con Danilo Calvani che invitava a recarsi a Roma per il 18, da una parte, e tutti gli altri, Mariano Ferro e Lucio Chiavegato in primis, che, considerando la cosa prematura, suggerivano di restare nei presidi e organizzarsi.
Noi abbiamo preso una posizione chiara, al riguardo, pubblicando una risoluzione approvata in assemblea il 16 dicembre, che auspicava la convocazione di un'Assemblea Nazionale di tutti gli attivisti, plurale, rappresentativa e democratica, per dare continuità al movimento, consapevoli dell'impossibilità di tenere in piedi presidi ad oltranza, della fisiologica stanchezza e del normale riflusso di un movimento spontaneo, nato dal basso.
Corriere dell'Umbria, 19/12/13 |
Mentre Calvani e i suoi manifestavano a Roma, a Piazza del Popolo, noi ci siamo resi protagonisti di un'altra iniziativa di tutto rispetto, presentandoci alla filiale della Banca d'Italia di Perugia, e chiedendo un colloquio con il direttore Antonio Carrubba,
cui è stato consegnato un documento d'accusa delle politiche criminogene della Banca Centrale Europea, di cui la Banca d'Italia è complice.
21-22-24 Dicembre
Intanto per ricordare le tantissime vittime di questa micidiale crisi, più di mille dal 2008 ad oggi, il 21 è stata organizzata una fiaccolta conto l'economicidio, mentre il giorno dopo una delegazione di 5 persone si è recata a Roma, dove, nel pomeriggio, a Castel Sant'Angelo, si è svolta la conferenza stampa del Movimento, tenuta da Mariano Ferro, Patrizia Badii e Lucio Chiavegato. Speravamo nell'annuncio dell'Assemblea Nazionale, che di fatto non è arrivato. Ma, ancora una volta, abbiamo insistito perché venga al più presto convocata, considerato che gli stessi organizzatori si sono resi conto dell'importanza di coordinarsi e organizzarsi.
A Perugia, invece, ci siamo dati appuntamento la vigilia di Natale, a Piazza IV Novembre, davanti la cattedrale, ricordando ai tanti fedeli che si recavano alla messa di mezzanotte, che anche Papa Francesco ha detto che questa economia uccide, occorre quindi fare qualcosa per evitare la catastrofe del nostro paese.
In attesa degli sviluppi a livello nazionale, noi ci siamo dati appuntamento per il 3 gennaio 2014, con una riunione teorica, "Storia dell'Unione Europea, dai primi trattati all'euro" che ci aiuti a capire come si è giunti all'attuale disastro.
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