TUTTI IN MARCIA!

La Nazione Umbria, 11/10/13

Oggi uno dei principali quotidiani nazionali La Nazione, ha pubblicato nella prima pagina della cronaca umbra, l'intervista a Daniela Di Marco e Cinzia Anderini, membri del Comitato Promotore della Marcia della Dignità.
Un'intera pagina è stata riservata alla Marcia.
«L'Umbria si mobilita. Pensionati, giovani precari, universitari, imprenditori, cassaintegrati e disoccupati si sono uniti per urlare la loro rabbia».
«Abbiamo la speranza di cambiare questa società....Non ne possiamo più di questo sistema, siamo davvero stufi di fare sacrifici mentre i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri aumentano a dismisura».
È stato pubblicato anche il testo del nostro Appello e quello della lettera consegnata a Papa Francesco.

Si evince chiaramente che il Comitato della Marcia lancia un appello a tutti i cittadini umbri, perché si uniscano senza vergogna e paura, in una Marcia di protesta, apartitica e trasversale, primo passo per creare una rete fra le persone che vogliono lottare.
Il Comitato Promotore è soddisfatto dell'attenzione ricevuta, ma nota come, sicuramente non per caso, ma per scelta editoriale ben precisa, siano stati cassati dall'Appello e dal testo della lettera al Papa, tutti i riferimenti all'Europa, in nome della quale il nostro paese è costretto a fare dei sacrifici terribili.
Il governo attuale, delle larghe intese, si sta muovendo, in linea con il precedente guidato da Monti, con politiche da macelleria sociale, perché sia chiaro a tutti che vogliono far pagare i costi di questa crisi al popolo lavoratore, in nome di un'Europa che non esiste.
La Marcia della Dignità è apartitica, ma di certo non è apolitica.
Siamo cittadini comuni, ma quando non abbiamo uno stipendio, sappiamo che non avremo pensione, ci chiudono le imprese e le aziende, delocalizzano, svendono ai capitali stranieri il nostro patrimonio industriale, tagliano drasticamente la spesa sociale, non possiamo chiudere gli occhi e non fare politica.
Sappiamo che a porre fine a questo sistema possiamo essere solo noi.
L'attenzione dataci da La Nazione sia una spinta per impegnarci con ancora più entusiasmo e grinta affinché la Marcia sia un successo.

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