Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato stampa dei nostri amici del Movimento No Tav. Lo pubblichiamo perché noi umbri siamo comunque coinvolti negli scandali dell'alta velocità, in cui è implicata anche l'ex presidente della regione Maria Rita Lorenzetti, per il nodo fiorentino del Tav, e ora agli arresti domiciliari.
Con questo comunicato il Movimento risponde e si difende dalle tantissime accuse a tutti i livelli (dai giornali alle istituzioni) che mirano a criminalizzare il Movimento stesso, accuse accomunate dall'assoluta presunzione di colpevolezza dei No Tav, come nel caso del pacco bomba alla redazione della Stampa.
E’ un rituale fastidioso che si ripete da anni quello dei pacchi bomba (o bombe-pacco) e delle lettere minatorie contenenti proiettili e polverine varie recapita ti qua e là. E’ ancora più fastidioso perché chi usa questa forma di corrispondenza esplosiva ha come unico risultato il can can mediatico, il far parlare di sé e della presunta vittima, creando ad arte l’ennesima occasione di accostamento tra violenza e dissenso.
Questi metodi vigliacchi, che tra l’altro hanno colpito anche molti esponenti NO TAV, non ci appartengono, sono totalmente estranei – anzi avversi – alla nostra storia, alla nostra concezione e pratica di resistenza e lotta al sopruso rappresentato dal Tav. Sono carognate di chi vuole semplicemente alimentare la tensione e criminalizzare ad ogni costo il movimento.
Noi abbiamo buona memoria, e senza andare a scomodare gli anni di piombo come fanno i vari Caselli, Fassino e fanfara varia, ci ricordiamo molto bene la stagione degli attentati attribuiti ai “lupi grigi”, che non è di cent’anni fa ma dell’altro ieri, e potrebbe (oggi come allora) non solo non essere attribuita ai No Tav o ai loro “simpatizzanti spontanei o indotti”, ma addirittura ricondotta direttamente a chi – quegli attentati – li avrebbe dovuti, li dovrebbe e li dovrà impedire.
Per chi non conoscesse la vicenda, molto istruttiva anche per chiarire il ruolo della magistratura torinese
Questi metodi vigliacchi, che tra l’altro hanno colpito anche molti esponenti NO TAV, non ci appartengono, sono totalmente estranei – anzi avversi – alla nostra storia, alla nostra concezione e pratica di resistenza e lotta al sopruso rappresentato dal Tav. Sono carognate di chi vuole semplicemente alimentare la tensione e criminalizzare ad ogni costo il movimento.
Noi abbiamo buona memoria, e senza andare a scomodare gli anni di piombo come fanno i vari Caselli, Fassino e fanfara varia, ci ricordiamo molto bene la stagione degli attentati attribuiti ai “lupi grigi”, che non è di cent’anni fa ma dell’altro ieri, e potrebbe (oggi come allora) non solo non essere attribuita ai No Tav o ai loro “simpatizzanti spontanei o indotti”, ma addirittura ricondotta direttamente a chi – quegli attentati – li avrebbe dovuti, li dovrebbe e li dovrà impedire.
Per chi non conoscesse la vicenda, molto istruttiva anche per chiarire il ruolo della magistratura torinese
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Al sindaco di Torino che invita la dirigenza NO TAV a prendere le distanze da questi episodi e ad essere coerente rispondiamo che il movimento NO TAV ha sempre predicato il rispetto per ogni forma di vita e che un dirigente del PD può parlare dei massimi sistemi, ma è meglio che si taccia in materia di coerenza, etica e onestà, dopo lo scandalo che ha portato in carcere Maria Rita Lorenzetti, importante esponente PD collegata ai massimi vertici di questo partito, accusata dalla Procura di Firenze di corruzione rispetto ai lavori del TAV in Toscana.
Valle di Susa, 5 ottobre 2013
Il movimento notav
Al sindaco di Torino che invita la dirigenza NO TAV a prendere le distanze da questi episodi e ad essere coerente rispondiamo che il movimento NO TAV ha sempre predicato il rispetto per ogni forma di vita e che un dirigente del PD può parlare dei massimi sistemi, ma è meglio che si taccia in materia di coerenza, etica e onestà, dopo lo scandalo che ha portato in carcere Maria Rita Lorenzetti, importante esponente PD collegata ai massimi vertici di questo partito, accusata dalla Procura di Firenze di corruzione rispetto ai lavori del TAV in Toscana.
Valle di Susa, 5 ottobre 2013
Il movimento notav
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