sabato 15 novembre 2014

E45: HANNO (DE)LIBERATO IL "MOSTRO"

Il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ha approvato, lunedì 10 novembre, il progetto preliminare dell’autostrada Orte-Mestre.
Il Governo del logorroico “mentalista”* Renzi ha dunque liberato il mostro. Nella riunione di lunedì sera (ma la notizia è apparsa solo oggi sui giornali) presieduta dallo stesso Renzi, l’esecutivo, attraverso il CIPE, ha approvato il progetto preliminare dell’autostrada Orte-Mestre.


I numeri di questo inutile, dannoso e costosissimo mastodonte ormai sono noti, ma vale ricordarli per capire bene con che cosa abbiamo a che fare.

5 Regioni, 11 Provincie, 48 Comuni interessati

396,25 Km la lunghezza complessiva del mostro

140 Km di ponti e viadotti

65 Km di gallerie naturali e artificiali

120 cavalcavia , 226 sottovia, 83 svincoli

2 barriere di esazione per la riscossione del pedaggio

15 aree di servizio

49 anni la durata della concessione di cui 9 saranno impiegati per la realizzazione dell’opera

10 miliardi di spesa preventivata di cui 1,8 a carico delle casse pubbliche.
Chiarita da parte del CIPE anche la questione dei pedaggi.
L’uso della autostrada sarà a pagamento.



L’entità di quest’ultimo sarà determinato attraverso un sofisticato sistema di telecamere; è prevista l’installazione di 170 portali Multi Lane Free Flow (Mlff) ovvero a flusso libero per il pagamento del pedaggio che effettueranno la registrazione dei veicoli che transitano (tipo di veicolo, targa, Km percorsi, ect) per poter determinare l’importo che sarà poi pagato attraverso vari sistemi (telepass, carte prepagate, internet, telefono cellulare).

I costi (già noti da tempo) sono stati ribaditi dal CIPE nella succitata riunione: 0,15225 euro a Km per i veicoli leggeri; 0,29757 euro al Km per quelli pesanti.
Nella nostra regione, per coprire la distanza dei 50 Km fra Perugia e Città di Castello dal 2020 (anno di entrata in esercizio dell’autostrada) bisognerà pagare un balzello di 7,60 euro, il doppio in caso di andata e ritorno come nel caso dei tanti pendolari che per lavoro fanno la spola fra le due città.
Da Terni a Perugia occorreranno invece 12 euro per percorrere la distanza.
Se si vuole percorre per intero la nostra regione, benché piccola, saranno necessari oltre 20 euro.
Queste tariffe sono previste al momento dell’entrata in esercizio dell’autostrada (2020) nulla vieta, comunque, che possano subire ulteriori aumenti per quella data.

Queste cifre molto chiare e definite che sbugiardano i politici locali, in particolare assessori e Presidente della Giunta regionale che continuano a dire falsità circa una presunta esenzione dai pagamenti per il traffico locale, che non sono previste in alcun modo nel Piano dell’opera (né potrebbero esserlo, anche per via della legislazione europea che vieta tali forme di esenzione).

L’autostrada dunque si farà e sarà a pagamento.
L’unica maniera per impedire che questo “mostro” venga partorito è la mobilitazione ferma e decisa del popolo umbro. Della maggioranza della nostra gente che ha tutto l’interesse a fermare questo obbrobrio che sta a cuore solo ad una piccola minoranza (capitanata dall’ex carcerato e plurinquisito Vito Bonsignore) di faccendieri, costruttori, banchieri, politici, cementieri, portaborse, ect che non vede l’ora di mettere le mani su di un business di miliardi di euro.


Come umbri non possiamo assistere inermi che questo scandaloso affare si concretizzi ulteriormente.
Nei mesi trascorsi a raccogliere migliaia di firme contro il progetto di trasformazione della E45 in autostrada abbiamo visto direttamente come la maggioranza del popolo umbro sia contrario a questa opera dannosa, inutile e costosa che inciderà profondamente in senso negativo sul nostro patrimonio paesaggistico, sulla nostra economia, sul nostro ambiente, sulle nostre tasche già falcidiate dalle misure economiche del Governo Renzi.
Questo stesso governo che, detto per inciso, non ha alzato un dito per aiutare gli operai della Terni che perderanno il posto di lavoro e invece si dimostra entusiasta e disponibile ad elargire quasi 2 miliardi di soldi pubblici alla cricca di Vito Bonsignore e compagnia bella.
Si tratta ora di mobilitarci concretamente per fare sentire tutta la nostra opposizione a questo piano. Le migliaia di firme, quasi 7 mila, raccolte contro il progetto di trasformazione in autostrada della E45 e per la messa in sicurezza di quest’ultima, per quanto importanti, da sole non basteranno per fermarlo. Bisogna passare all’impegno diretto e in prima persona.
Far sentire forte la voce di chi non vuole subire quest’ennesima “porcata” e si batte per una idea giusta di sviluppo della nostra regione contro chi vorrebbe semplicemente cementificarla per il proprio tornaconto personale.

E questa voce deve arrivare forte e chiara innanzitutto ai politici locali. Dobbiamo sturare le orecchie a chi ci amministra gridando forte che non si possono prendere decisioni di così grande importanza passando sulle testa dei cittadini ed infischiandosene delle loro giuste ragioni.
Che questa volta non passeranno impunemente sopra le nostre teste.
Che lotteremo con tutte le nostre forze e con tutti i mezzi legittimi (voto compreso) per impedire che si realizzi questo intollerabile sfregio alla nostra umbria e che la dignità della sua gente sia impunemente tradita e offesa

* Dicasi mentalista “molto più di un mago o prestigiatore, esso è un seduttore sopraffino che padroneggia con carisma, abilità, introspezione psicologica, comunicazione non verbale e molto altro per ingannare i nostri sensi e farci rimanere a bocca aperta” dal libro di Marco Venturini: “Fai come Renzi” editore Sperling&Kupfer

Perugia, 13 novembre 2014
La redazione
Fonte: Coordinamento Umbro - No E45 Autostrada

Nessun commento:

Posta un commento