Ci siamo, gli ultimi mesi del 2014 saranno intensi sul fronte fiscale a causa della stangata che farà saltare i nervi ai contribuenti, specialmente a quelli con meno possibilità economiche.
Ci riferiamo a due imposte particolarmente insidiose che, insieme all’Imu (imposta municipale unica, sugli immoboli diversi dall'abitazione principale), contribuiscono a formare la Iuc: la Tasi (tassa sui servizi indivisibili) e la Tari (tassa sui rifiuti).I Comuni avevano ottentuto una proroga di tempo per decidere le aliquote della Tasi, fissata a mercoledì 10 settembre.
In Umbria, degli undici comuni che hanno atteso fino all'ultimo per decidere le modalità di applicazione, la grande sorpresa è arrivata ieri dal comune di Poggiodomo, in provincia di Perugia, perchè ha deciso di non far pagare l'imposta.
Saggia decisione.
Fortunati i cittadini del piccolo comune di Poggiodomo!
A Perugia, per esempio, hanno applicato la tariffa massima, ottenendo un aumento di poco superiore al 40% rispetto alla vecchia Imu, passando da un esborso di 266 € circa a 308 €.
Per fortuna che hanno abolito l'Imu sulla prima casa. Sarà invece un salasso per i piccoli imprenditori che dispongono di locali come: laboratori, botteghe, negozi, capannoni, ecc.
Nell'intricatissimo sistema fiscale italiano, si toglie di fatto l'Imu sulla prima casa, peccato che poi si inventa ad hoc la Tasi, che andrebbe pagata su tutti gli immobili, prime o seconde case che siano, a discrezione dei comuni.
Ci si trova davanti l'assurdità che, in base alle decisioni locali, uno stesso immobile può trovarsi a pagare sia l’Imu che la Tasi.
Nell'animoso dibattito sul costo della Tasi, considerato che le aliquote sono più basse di quelle dell’Imu ma altrettanto più basse le detrazioni avremo come risultato che questo tributo penalizza le case di valore più basso e risulta conveniente per quelle di maggior pregio, ovvero, a pagare sono sempre gli stessi!
Ci riferiamo a due imposte particolarmente insidiose che, insieme all’Imu (imposta municipale unica, sugli immoboli diversi dall'abitazione principale), contribuiscono a formare la Iuc: la Tasi (tassa sui servizi indivisibili) e la Tari (tassa sui rifiuti).I Comuni avevano ottentuto una proroga di tempo per decidere le aliquote della Tasi, fissata a mercoledì 10 settembre.
In Umbria, degli undici comuni che hanno atteso fino all'ultimo per decidere le modalità di applicazione, la grande sorpresa è arrivata ieri dal comune di Poggiodomo, in provincia di Perugia, perchè ha deciso di non far pagare l'imposta.
Saggia decisione.
Fortunati i cittadini del piccolo comune di Poggiodomo!
A Perugia, per esempio, hanno applicato la tariffa massima, ottenendo un aumento di poco superiore al 40% rispetto alla vecchia Imu, passando da un esborso di 266 € circa a 308 €.
Per fortuna che hanno abolito l'Imu sulla prima casa. Sarà invece un salasso per i piccoli imprenditori che dispongono di locali come: laboratori, botteghe, negozi, capannoni, ecc.
Nell'intricatissimo sistema fiscale italiano, si toglie di fatto l'Imu sulla prima casa, peccato che poi si inventa ad hoc la Tasi, che andrebbe pagata su tutti gli immobili, prime o seconde case che siano, a discrezione dei comuni.
Ci si trova davanti l'assurdità che, in base alle decisioni locali, uno stesso immobile può trovarsi a pagare sia l’Imu che la Tasi.
Nell'animoso dibattito sul costo della Tasi, considerato che le aliquote sono più basse di quelle dell’Imu ma altrettanto più basse le detrazioni avremo come risultato che questo tributo penalizza le case di valore più basso e risulta conveniente per quelle di maggior pregio, ovvero, a pagare sono sempre gli stessi!
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