In seguito all'articolo pubblicato lo scorso 8 Aprile, ripreso da un blog amico, ci siamo presi la briga di recarci ad Ellera (Pg) davanti l'hotel dove si svolgono le selezioni per l'ennesimo centro commerciale.
Qui abbiamo distribuito il volantino che pubblichiamo più sotto, al centinaio di persone che ammassati all'ingresso, aspettavano il proprio turno.
Eccoti qui, a fare la fila per un posto di lavoro, ovviamente precario e per un salario di merda. Sei come un limone, che una volta spremuto verrai gettato via.
Avanti con la lotteria! La selezione, migliaia di curricula, poi i test, poi altri test, poi i colloqui, poi … poi scopri che non ti hanno assunto. E ricominci da un’altra parte.
Quando aprirai gli occhi?
Le chiamano “politiche occupazionali”, ma i centri commerciali non rappresentano una soluzione, poiché i posti di lavoro che si creano non sono stabili, né duraturi né dignitosi. Per di più, per cento posti di lavoro che un ipermercato crea, ne distrugge più del doppio (quante piccoli esercenti saranno gettati sul lastrico?)
L’economia italiana è in coma, 6 milioni di disoccupati reali, decine di migliaia di aziende hanno chiuso i battenti, mentre le banche ingrassano i pesci grossi, delocalizzano e portano il lavoro all’estero.
L’Unione Europea e l’euro, imponendoci massacranti politiche di austerità, tagli e tasse, sono responsabili.
Nulla potrà fare il parolaio Renzi, dato che ha promesso che rispetterà i diktat europei.
Noi disoccupati, precari, giovani e meno giovani, padri, madri, siamo obbligati a lottare per decidere delle sorti del nostro Paese, e per riprenderci ciò che ci è stato tolto.
Solo se l’Italia riconquisterà la sua sovranità nazionale, potremo tornare a sperare in un futuro degno di questo nome
Disoccupati, organizziamoci!
NON CHINARE PIU’ IL CAPO! DECIDI ANCHE TU DI ALZARE LA TESTA!
Qui abbiamo distribuito il volantino che pubblichiamo più sotto, al centinaio di persone che ammassati all'ingresso, aspettavano il proprio turno.
PANE, LAVORO DIGNITOSO, SOVRANITA’
PAC(CO) 2000A CONAD
PAC(CO) 2000A CONAD
Eccoti qui, a fare la fila per un posto di lavoro, ovviamente precario e per un salario di merda. Sei come un limone, che una volta spremuto verrai gettato via.
Avanti con la lotteria! La selezione, migliaia di curricula, poi i test, poi altri test, poi i colloqui, poi … poi scopri che non ti hanno assunto. E ricominci da un’altra parte.
Quando aprirai gli occhi?
Le chiamano “politiche occupazionali”, ma i centri commerciali non rappresentano una soluzione, poiché i posti di lavoro che si creano non sono stabili, né duraturi né dignitosi. Per di più, per cento posti di lavoro che un ipermercato crea, ne distrugge più del doppio (quante piccoli esercenti saranno gettati sul lastrico?)
L’economia italiana è in coma, 6 milioni di disoccupati reali, decine di migliaia di aziende hanno chiuso i battenti, mentre le banche ingrassano i pesci grossi, delocalizzano e portano il lavoro all’estero.
L’Unione Europea e l’euro, imponendoci massacranti politiche di austerità, tagli e tasse, sono responsabili.
Nulla potrà fare il parolaio Renzi, dato che ha promesso che rispetterà i diktat europei.
Noi disoccupati, precari, giovani e meno giovani, padri, madri, siamo obbligati a lottare per decidere delle sorti del nostro Paese, e per riprenderci ciò che ci è stato tolto.
Solo se l’Italia riconquisterà la sua sovranità nazionale, potremo tornare a sperare in un futuro degno di questo nome
Disoccupati, organizziamoci!
NON CHINARE PIU’ IL CAPO! DECIDI ANCHE TU DI ALZARE LA TESTA!
Nessun commento:
Posta un commento