Si è svolta con successo la conferenza stampa indetta questa mattina dal Coordinamento Umbro - No E45 Autostrada. La sala della partecipazione era gremita di persone e la stampa presente al completo.
Con il logo del Coordinamento bene in vista, l'Umbria verde trafitta dal mostro autostradale, e le numerose copie della Petizione Popolare a disposizione dei convenuti, ha introdotto i lavori Marcello Teti, portavoce del neo Coordinamento, che ha subito messo in chiaro i numeri di questo mostro che distruggerebbe il cuore verde dell'Umbria:
«un cantiere ogni 18 chilometri, per 10-15 anni, per un costo di 11 miliardi di euro (meno della metà sarebbero sufficienti per sanare il dissesto idrogeologico dell'intero paese!). Due milioni di metri cubi di nuovi scavi, 139 chilometri di ponti e viadotti. E la larghezza della strada che aumenterà fino a 48 metri.
L'unica alternativa percorribile è quella della messa in sicurezza della superstrada, per potenziare il turismo, che al contrario di quanto afferma chi sostiene il progetto di trasformazione, verrebbe gravemente compromesso, verrebbe infatti intaccata proprio l'immagine del cuore verde d'Italia».
Ha continuato Urbano Barelli, Presidente dell'associazione “C.r.e.a. Perugia”, toccando il tasto, doloroso per le tasche di tutti gli umbri, del pedaggio.
Barelli ha specificato che il pedaggio ci sarà di sicuro e dovrà essere pagato da tutti. L’esenzione per i cittadini umbri è impossibile.
E sapete perché? Ha spiegato Barelli che è l’Unione europea che lo impedisce, vietando qualsiasi forma di discriminazione territoriale. Per essere precisi, nel piano economico e finanziario del Cipe, redatto nel settembre 2013 e approvato l’otto novembre, c’è scritto: pedaggio per tutti. E non crediamo si possa cambiare. Si dice inoltre, che sono le imprese a volere questa trasformazione. Ma quanto costerà al tessuto produttivo umbro un cantiere permanente di più di 10 anni lungo tutta la strada? Sarebbe il caso di consultarle, le imprese.
Barelli ha anche precisato che il famoso ‘Nodo di Perugia’ è scomparso dal progetto definitivo della E45 autostrada approvato dal Cipe, sottolineando ancora una volta come l'unica soluzione sia recuperare la superstrada attuale, abbandonata e mandata volontariamente in malora.
Hanno preso la parola anche Luigino Ciotti, presidente del Circolo Primo Maggio, la Presidente di Legambiente Umbra Alessandra Paciotto, la portavoce dell'associazione “Per un'Umbria Migliore” Emanuela Arcaleni, il consigliere regionale Idv Oliviero Dottorini.
Tutti gli interventi sono stati mirati, volti a sfatare i falsi miti e le menzogne del governo regionale, spiegando ai presenti che è falso che non si pagherà il pedaggio, è falso che l'impatto del tracciato sarà minimo, è falso che economia e turismo saranno rilanciati, è falso che verrà rotto l'isolamento della nostra regione.
Dottorini ha precisato che è arrivato il momento di portare tra la gente un’opera rimasta sempre nascosta nei palazzi del potere. La Regione Umbria impedisce un quesito referendario per permettere agli umbri di esprimersi in proposito. Ciò che al momento è possibile, è una petizione popolare. Un atto politico molto forte che colma un enorme difetto di partecipazione.
La petizione, però, è solo il primo passo, ha precisato Daniela Di Marco, del movimento Marcia della dignità. Il Coordinamento non si fermerà alla raccolta firme, vuole una battaglia trasversale, l'obiettivo è creare un movimento popolare, ampio ed inclusivo che raccolga tutta la popolazione umbra, per fermare questo mostro. «La trasformazione della E45 in autostrada è per noi come la Tav per la Val Susa. E noi ci ispireremo al movimento No Tav per opporci a questa opera abominevole, con i migliori auguri da parte di Alberto Perino (leader del movimento valsusino)».
Ultimi, ma non per importanza e spessore dei contenuti, hanno preso la parola il portavoce dell'associazione Salviamo il Paesaggio Salvatore Vitale, il portavoce del forum Nuova Mobilità Umbria Luca Trepiedi, e Concetta Spitale, che si espose in primo piano già anni fa, quando si iniziò a parlare della trasformazione della E45.
La battaglia è appena cominciata.
Il Coordinamento si riunisce il prossimo lunedì, 7 Aprile, alle 21:00, presso il cva di Ponte San Giovanni. Chiunque voglia abbracciare questa lotta, si faccia avanti!
Per informazioni e adesioni: noe45autostrada@gmail.com
Fonte: No E45 Autostrada - Coordinamento Umbro
Con il logo del Coordinamento bene in vista, l'Umbria verde trafitta dal mostro autostradale, e le numerose copie della Petizione Popolare a disposizione dei convenuti, ha introdotto i lavori Marcello Teti, portavoce del neo Coordinamento, che ha subito messo in chiaro i numeri di questo mostro che distruggerebbe il cuore verde dell'Umbria:
«un cantiere ogni 18 chilometri, per 10-15 anni, per un costo di 11 miliardi di euro (meno della metà sarebbero sufficienti per sanare il dissesto idrogeologico dell'intero paese!). Due milioni di metri cubi di nuovi scavi, 139 chilometri di ponti e viadotti. E la larghezza della strada che aumenterà fino a 48 metri.
L'unica alternativa percorribile è quella della messa in sicurezza della superstrada, per potenziare il turismo, che al contrario di quanto afferma chi sostiene il progetto di trasformazione, verrebbe gravemente compromesso, verrebbe infatti intaccata proprio l'immagine del cuore verde d'Italia».
Ha continuato Urbano Barelli, Presidente dell'associazione “C.r.e.a. Perugia”, toccando il tasto, doloroso per le tasche di tutti gli umbri, del pedaggio.
Barelli ha specificato che il pedaggio ci sarà di sicuro e dovrà essere pagato da tutti. L’esenzione per i cittadini umbri è impossibile.
E sapete perché? Ha spiegato Barelli che è l’Unione europea che lo impedisce, vietando qualsiasi forma di discriminazione territoriale. Per essere precisi, nel piano economico e finanziario del Cipe, redatto nel settembre 2013 e approvato l’otto novembre, c’è scritto: pedaggio per tutti. E non crediamo si possa cambiare. Si dice inoltre, che sono le imprese a volere questa trasformazione. Ma quanto costerà al tessuto produttivo umbro un cantiere permanente di più di 10 anni lungo tutta la strada? Sarebbe il caso di consultarle, le imprese.
Barelli ha anche precisato che il famoso ‘Nodo di Perugia’ è scomparso dal progetto definitivo della E45 autostrada approvato dal Cipe, sottolineando ancora una volta come l'unica soluzione sia recuperare la superstrada attuale, abbandonata e mandata volontariamente in malora.
Hanno preso la parola anche Luigino Ciotti, presidente del Circolo Primo Maggio, la Presidente di Legambiente Umbra Alessandra Paciotto, la portavoce dell'associazione “Per un'Umbria Migliore” Emanuela Arcaleni, il consigliere regionale Idv Oliviero Dottorini.
Tutti gli interventi sono stati mirati, volti a sfatare i falsi miti e le menzogne del governo regionale, spiegando ai presenti che è falso che non si pagherà il pedaggio, è falso che l'impatto del tracciato sarà minimo, è falso che economia e turismo saranno rilanciati, è falso che verrà rotto l'isolamento della nostra regione.
Dottorini ha precisato che è arrivato il momento di portare tra la gente un’opera rimasta sempre nascosta nei palazzi del potere. La Regione Umbria impedisce un quesito referendario per permettere agli umbri di esprimersi in proposito. Ciò che al momento è possibile, è una petizione popolare. Un atto politico molto forte che colma un enorme difetto di partecipazione.
La petizione, però, è solo il primo passo, ha precisato Daniela Di Marco, del movimento Marcia della dignità. Il Coordinamento non si fermerà alla raccolta firme, vuole una battaglia trasversale, l'obiettivo è creare un movimento popolare, ampio ed inclusivo che raccolga tutta la popolazione umbra, per fermare questo mostro. «La trasformazione della E45 in autostrada è per noi come la Tav per la Val Susa. E noi ci ispireremo al movimento No Tav per opporci a questa opera abominevole, con i migliori auguri da parte di Alberto Perino (leader del movimento valsusino)».
Ultimi, ma non per importanza e spessore dei contenuti, hanno preso la parola il portavoce dell'associazione Salviamo il Paesaggio Salvatore Vitale, il portavoce del forum Nuova Mobilità Umbria Luca Trepiedi, e Concetta Spitale, che si espose in primo piano già anni fa, quando si iniziò a parlare della trasformazione della E45.
La battaglia è appena cominciata.
Il Coordinamento si riunisce il prossimo lunedì, 7 Aprile, alle 21:00, presso il cva di Ponte San Giovanni. Chiunque voglia abbracciare questa lotta, si faccia avanti!
Per informazioni e adesioni: noe45autostrada@gmail.com
Fonte: No E45 Autostrada - Coordinamento Umbro
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