Assemblea regionale umbra del Pd. 21/05/16 |
Peccato che dei 300 delegati, se ne sono presentati solo una decina, quattro gatti.
E sì, è stato un grande flop!
Non si è mai vista una cosa così desolante nella storia di alcun partito!
L'assemblea avrebbe dovuto esprimersi anche sul bilancio, ma, non essendoci i numeri legali, la votazione è stata rimandata alla prossima volta.
I giornali locali compresi quelli online, come c'era da aspettarsi, tacciono sul grande flop, e in maniera molto edulcorata farfugliano di assenze a causa del
"mancato aggiornamento dell’indirizzario mail di alcuni membri rispetto all’invio della convocazione e le numerose assenze dovute alla concomitanza con la campagna elettorale e con i banchetti per il referendum"
Mancato aggiornamento degli indirizzi mail?
Parte una sonora risata.
Vorrebbero farci credere una cosa così ridicola!
Tutte scuse accampate.
Il fatto è che l'assemblea era vuota, il che è sintomatico della grande crisi che attraversa il Pd di Renzi, a livello nazionale e regionale, e che ci fa dire che ormai il Pd renziano è un partito fantasma, è un'astrazione politica se non si tenesse in piedi perchè ai vari livelli detiene potere e distribuisce prebende.
Al suo interno solo lotte intestine per assicurarsi la permanenza su una qualche poltrona.
Come ricorda sempre il nostro Marcello Teti, non si possono attuare severe politiche austeritarie e antipopolari e contemporaneamente continuare a distribuire mance e posti di lavoro ai propri clientes: questa è la vera ragione dello sfaldamento della base sociale su cui si è retto il Partito democratico fino ad oggi.
C'è solo Renzi, "l'uomo solo al comando", e qualcosa ci dice che ci resterà ancora per poco.
Se anche la ministra Boschi, seguendo l'esempio del premier, ha dichiarato oggi alla trasmissione dell'Annunziata, In mezz'ora, che pure lei è pronta ad andare a casa, in caso di vittoria del NO al referendum costituzionale di ottobre, è chiaro che la posta in palio è notevole.
Non si tratta di mera personalizzazione: è evidente che il destino della confraternita renziana è appeso al successo del suo disegno di dare vita ad un regime post parlamentare e presidenzialista.
Lasciateci togliere un sassolino dalle scarpe.
Quando eravamo a contestare la Boschi venuta qui a Perugia per inaugurare la campagna referendaria, i piddini, innervositi, facevano sberleffo, noi però esprimevamo un senso comune contro il renzismo che sta diventando maggioritario.
Nessun commento:
Posta un commento