lunedì 11 maggio 2015

9 MAGGIO MARCIA PERUGIA-ASSISI DEL M5S: NOI C'ERAVAMO

Il 9 maggio si è svolta in Umbria una Marcia, inizialmente contro la Povertà, ribattezzata successivamente Marcia per il Reddito di Cittadinanza, indetta dal Movimento 5 Stelle.
C'erano tutti gli attivisti del movimento, compresi i parlamentari, Grillo e Casaleggio.

Erano tantissimi e hanno sfilato da Perugia ad Assisi, sulle orme della francescana Marcia della Pace, per chiedere a gan voce il Reddito di Cittadinanza.
Ovvero, non una elemosina, ma un sussidio, in questo sistema economico agonizzante, per chi ha reddito zero o una pensione minima, si trova cioè sotto la soglia di povertà. 
Un aiuto erogato e finalizzato per facilitare l'inserimento nel mondo del lavoro, infatti, come prevede il DDL presentato dai pentastellati, al terzo rifiuto di una proposta di lavoro, non si avrebbe più diritto al sussidio.
Per noi era un obbligo essere presenti.
Non possiamo non ricordare ai nostri lettori che siamo stati gli ideatori della Marcia della Dignità, inizialmente costruita e lanciata assieme al Movimento 5 Stelle.
Ricordate, infatti, l'annuncio della nostra Marcia, a Fabbriano, dal palco del movimento?
L'idea di fondo era la stessa, anche senza il reddito di cittadinanza, marciare assieme per dare dignità agli ultimi, agli oppressi, a quelli che questa economia ha gettato e continua a gettare sul lastrico.
E volevamo fare la Marcia Assisi-Perugia, per dare un segnale forte ad un certo mondo fintopacifista e ben pensante, che sfila in massa per la pace, ma si rifiuta di vedere che oggi questa economia uccide più delle armi e delle guerre.
E' andata come è andata, la Marcia della Dignità adesso è parte di un processo costituente per la formazione di un Nuovo Soggetto Politico, ORA!
I militanti di ORA! sezione umbra hanno marciato per 20 km a fianco di migliaia di grillini.
Siamo stati i soli al loro fianco, convinti che con questi bisogna dialogare e confrontarsi; non è più sufficiente l'opposizione di Palazzo, ma è necessario mobilitare la "società civile", favorire la massima coesione e creare un ampio e combattivo fronte del rifiuto per mandare a casa Renzi e la sua cricca.
Gli abbiamo voluto dare un messaggio, una lettera aperta al movimento, il cui testo pubblichiamo qui sotto.


Lettera aperta al Movimento 5 Stelle

Cari amici,

siamo dentro la più grave crisi economica e sociale del dopoguerra.
Ιn tutti i paesi dell’Unione europea, in particolare in quelli appartenenti alla zona euro, vengono perseguite senza sosta crudeli politiche anti-popolari: tagli alla spesa sociale ed ai salari, privatizzazioni, smantellamento dei servizi pubblici, delocalizzazioni...

Questa situazione trae origine della moneta unica e dalla natura stessa dell’Unione europea, costruita attorno ai dogmi neoliberisti, e che è ormai evidente, non possa essere riformata.

In Italia la situazione è aggravata dalle decisioni del governo Renzi di seppellire la Costituzione e la democrazia parlamentare. E’ possibile respingere la “riforma” istituzionale e cancellare le legge elettorale “Italicum”. Per farlo non è sufficiente fernarsi all’opposizione nel Palazzo, occorre mobilitare dal basso la società civile, costruendo un ampio e combattivo “fronte del rifiuto” per mandare a casa Renzi e la sua cricca.

Vi consegnamo il seguente appello con lo scopo di porre alla vostra attenzione un argomento che, a nostro avviso, non può esser più trascurato, la necessità di una collaborazione, di una maggiore coesione sociale da contrapporre al sistema di regime sia italiano che europeo.

A nostro avviso, l'attuale situazione sociale richiede collaborazione da parte di tutte le forze che volgono la propria azione verso il bene del popolo.

E’ necessario, per uscire dal marasma, la massima coesione.

Noi riconosciamo in voi una di quelle forze che agisce per il bene collettivo, per questo vi esortiamo ad un’apertura verso la nostra e le altre organizzazioni non riconducibili alla politica dei vecchi partiti.

Troppo spesso abbiamo riscontrato nel territorio una vostra chiusura verso tali organizzazioni e, mentre comprendiamo e condividiamo il voltare le spalle ai partiti di sistema, riteniamo poco utile questo stesso atteggiamento verso chi, pur non essendo completamente in accordo con voi, potrebbe essere un vostro potenziale alleato.

A questo punto ogni chiusura, ogni settarismo, ogni occasione di confronto e di collaborazione mancata rischiano di fare il gioco della controparte.

Noi crediamo quindi fortemente che i tempi siano maturi per una lotta spalla a spalla per riconquistare la democrazia, la sovranità popolare e monetaria e per ripristinare la Costituzione di questo Paese.

Per questo diamo la nostra più ampia disponibilità al confronto con lo scopo di trovare una strada comune da percorrere nell'interesse dei lavoratori e delle famiglie italiane.


ORA! - umbria

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