Sulla scia dello scandalo Cambridge Analytica,
ci si sta chiedendo quali e quante informazioni Facebook possiede sui suoi utenti.
Riportiamo questo interessante articolo di Leonard Barberi dal Corriere della sera online.
Tutto ciò che Facebook sa di me (compresi gli sms e le telefonate)
I miei 9 anni di vita digitale nel file inviato da Menlo Park. Che conserva anche quello che abbiamo cancellato e vorremmo dimenticare
Quattrocentoquattro megabyte. La mia vita digitale su Facebook — 9 anni, 6 mesi e 20 giorni — è tutta qui. In questo file compresso inviato da Menlo Park, California, poche ore dopo aver inoltrato la richiesta. Recuperando le informazioni, anche le più sensibili, anche quelle che avevo dimenticato o voluto dimenticare. Perché dentro c’è di tutto. Gli amici. I post. I messaggi privati. I film che ho voluto raccontare agli altri. Le canzoni ascoltate. I programmi e le serie seguiti. Le foto, tante foto. E i video. Persino quelli inviati in privato. Persino quelli rimossi. Amicizie nate e morte. Richieste inviate, ricevute, respinte o pendenti. Profili non più attivi. Persone non più in questo mondo. È bene precisarlo. Non c’è nulla d’illegale nell’archivio di Facebook: siamo noi ad aver dato il consenso, preferendo un «sì» veloce e non leggersi le «Condizioni d’uso»: 4.025 parole, 27.066 caratteri.
ci si sta chiedendo quali e quante informazioni Facebook possiede sui suoi utenti.
Riportiamo questo interessante articolo di Leonard Barberi dal Corriere della sera online.
Tutto ciò che Facebook sa di me (compresi gli sms e le telefonate)
I miei 9 anni di vita digitale nel file inviato da Menlo Park. Che conserva anche quello che abbiamo cancellato e vorremmo dimenticare
Quattrocentoquattro megabyte. La mia vita digitale su Facebook — 9 anni, 6 mesi e 20 giorni — è tutta qui. In questo file compresso inviato da Menlo Park, California, poche ore dopo aver inoltrato la richiesta. Recuperando le informazioni, anche le più sensibili, anche quelle che avevo dimenticato o voluto dimenticare. Perché dentro c’è di tutto. Gli amici. I post. I messaggi privati. I film che ho voluto raccontare agli altri. Le canzoni ascoltate. I programmi e le serie seguiti. Le foto, tante foto. E i video. Persino quelli inviati in privato. Persino quelli rimossi. Amicizie nate e morte. Richieste inviate, ricevute, respinte o pendenti. Profili non più attivi. Persone non più in questo mondo. È bene precisarlo. Non c’è nulla d’illegale nell’archivio di Facebook: siamo noi ad aver dato il consenso, preferendo un «sì» veloce e non leggersi le «Condizioni d’uso»: 4.025 parole, 27.066 caratteri.